Il cielo e la terra by Papa Francesco

Il cielo e la terra by Papa Francesco

autore:Papa Francesco [Francesco, Papa]
La lingua: ita
Format: epub
Google: wX4tmgEACAAJ
Amazon: 8804632151
editore: MONDADORI
pubblicato: 2013-04-12T22:00:00+00:00


XVII

Sulla scienza

Skorka:

Fino all’Illuminismo, la religione è stata un mezzo di trasmissione di cultura, nel senso più ampio della parola. Quello che si conosceva, in tutti gli ambiti, era aggregato alla sfera religiosa. Ecco perché abbiamo avuto tanti rabbini nell’ebraismo e tanti monaci nel cattolicesimo che si sono dedicati alle scienze più diverse. Maimonide, Copernico e Mendel non sono che gli ultimi esempi di una tradizione anteriore. Anche i copisti erano monaci. Il Talmud è pieno di concetti sociologici, antropologici, medici. La religione era il canale di trasmissione della cultura, della purezza della lingua, e dava risposte alle domande basilari che abbiamo menzionato: Che cos’è l’uomo? Che cos’è la natura? Che cos’è Dio? Così anche oggi, quando emergono le grande domande, i grandi interrogativi, si torna sempre all’ambito religioso. Per esempio, per effettuare trapianti di organi abbiamo dovuto ridefinire che cosa sia la morte. Per secoli e secoli, la morte è stata definita come la cessazione dell’attività cardiorespiratoria. Quando è stato domandato ai rabbini se sia lecito salvare una vita con un trapianto cardiaco, nel quale l’asportazione dell’organo avviene quando questo è ancora funzionante, essi hanno dichiarato che nel Talmud esiste il concetto di morte cerebrale. Si potrebbe dire: «Accidenti, che idea originale», certo. Oggi, per esempio, si discute dell’inizio dell’esistenza dell’essere umano. L’ovulo fecondato nei primi stadi dello sviluppo deve già considerarsi umano? Secondo il criterio di un maestro del Talmud, in effetti possiederebbe già un’anima, un soffio divino. La scienza spiega che lo zigote racchiude in sé tutte le informazioni genetiche che definiranno il nuovo individuo. Ma questa è un’argomentazione irrefutabile per considerarlo tale? Quando la scienza tocca i propri limiti, l’uomo ricorre alla sfera spirituale, all’esperienza esistenziale dei secoli scorsi. Scienza e religione sono campi paralleli che devono stabilire un dialogo. Lo scienziato che pretende di confutare il fenomeno religioso sulla base delle proprie conoscenze, come il religioso che confuta la scienza sulla base della propria fede, non sono che sciocchi. Solo attraverso il dialogo, fondato sulla consapevolezza dei propri limiti e limitazioni, si può sviluppare un dibattito reciproco, imprescindibile per il progresso di un’umanità in cerca di un’etica profonda.

Bergoglio:

È vero. Da una parte, come diceva lei, rabbino, c’è tutto ciò che ha menzionato sull’ambito educativo, tutta la sapienza accumulata con la riflessione, con la Torah o i Vangeli. Un bagaglio culturale a disposizione dell’umanità. Ma c’è anche un aspetto interessante: la verità religiosa non cambia, ma si sviluppa, cresce. Lo stesso avviene nell’organismo umano, che rimane il medesimo dall’infanzia alla vecchiaia, mentre nella fase intermedia c’è un intero percorso di crescita. Ecco come si spiega un fenomeno che un tempo era considerato naturale e che magari oggi non lo è più. Un esempio in proposito è la pena di morte, un tempo giudicata ordinaria dal cristianesimo. Oggi, invece, la coscienza morale si è affinata, tanto che secondo il catechismo la pena di morte non dovrebbe esistere. Si affina la coscienza dell’uomo rispetto al precetto morale e intanto cresce l’intelligenza della fede. Stesso discorso per la schiavitù: oggi



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